Gli strumenti del GAL DaunOfantino per lo sviluppo del territorio

Sono stati ufficialmente presentati, nei giorni scorsi due strumenti fondamentali per lo sviluppo e la crescita del territorio: la Banca dati e la Rete Ecologica dell'area Daunofantina. La Rete Ecologica è il frutto della collaborazione tra, l'Oasi Lago Salso SPA, il Circolo l'Airone Onlus di Legambiente Sez. di Trinitapoli e il Centro Studi Naturalistici; mentre la banca dati, prima nel suo genere in Capitanata è una creazione dell'Università degli Studi di Foggia.
Ospiti del Centro di Educazione Ambientale Casa di Ramsar più di duecento sono stati i presenti al Convegno che si è svolto lo scorso 13 Novembre a Trinitapoli. Il tema, Conoscere il territorio per il suo sviluppo e  il livello dei relatori, hanno di fatto contribuito a rendere la discussione decisamente interessante perché

basata su proposte concrete.

Ad aprire i lavori, il presidente del GAL Luca D'Errico, il primo e più acceso sostenitore dell'attivazione del GAL DaunOfantino che ha fatto della concretezza la base operativa della struttura: Sono convinto – ha proluso – che tali strumenti siano i primi passi per dotare il territorio di una programmazione capace di innescare un processo di sviluppo strategico, endogeno e integrato che miri ad ottenere risultati non solo economici ma soprattutto sociali, culturali e ambientali.

 


La Banca Dati e la Rete Ecologica hanno fatto, quindi, il loro ingresso ufficiale sul panorama DaunOfantino e nel mondo del Leader+, ma non solo: infatti sono strumenti così duttili da costituire modelli piloti anche per altre realtà.

Rosanna Izzillo, assessore del Comune di Trinitapoli, ha colto subito la palla al balzo per sottolineare due aspetti strettamente connessi tra loro: Innanzitutto, la presenza del GAL DaunOfantino contribuisce a far conoscere questo territorio in un'altra ottica, l'organizzazione del convegno nel Centro Ambientale e la numerosa e qualificata presenza ne sono la prova; mentre, Banca Dati e Rete Ecologica sono strumenti operativi imprescindibili per attuare politiche coordinate e bilanciate.
Sulla stessa lunghezza d'onda e nella maggiore consapevolezza degli ambiti operativi del GAL si è espresso Antonio Angellilis, assessore all' Agricoltura e Aree Protette della Provincia di Foggia che ha precisato: Il Gal DaunOfantino ha il merito di aver aperto scenari di indiscutibile originalità nel cercare mezzi ed obiettivi di rivalutazione e fruizione delle risorse naturali, archeologiche e storico-culturali del nostro territorio.

La banca dati e la Rete Ecologica realizzati dal GAL DaunOfantino sono espressioni vive dello spirito del Programma Leader+ che, spiega il direttore Antonio Falcone, sono innanzitutto, un metodo innovativo di sviluppo che attraverso azioni immateriali e di tipo dimostrativo prova, e a volta ci riesce, a spiegare i vantaggi di un approccio allo sviluppo di tipo bottom-up, solo in seconda battuta è un programma di finanziamento.
L'interesse del pubblico si è focalizzato sui temi proposti dalla Rete ecologica che favorisce la programmazione nelle aree rurali in maniera globale e sul punto si è profuso ancora il direttore Falcone che ha specificato due punti fondamentali: La rete ecologica deve necessariamente contenere al suo interno, come presupposti essenziali, una visione globale e territoriale in opposizione agli approcci tradizionali prevalentemente settoriali, uno sviluppo endogeno attento ai bisogni e alle istanze della comunità locale, un'adeguata cooperazione tra pubblico e privato e un allargamento delle categorie dei soggetti chiamati a partecipare ai processi di definizione della politica.

La parola è passata poi agli accademici. La prof.ssa Mariapina Trunfio, dell'Università degli Studi di Napoli Parthenope, ha puntato l'attenzione sulla necessità di azioni mirate alla valorizzazione e promozione del territorio nelle governance locale: Devono andare oltre il semplice lancio pubblicitario e devono coniugare l'immagine del territorio con il suo sviluppo  e le sue specificità consolidate.
Le ha fatto eco Vincenzo Rizzi, presidente del Centro Studi Naturalistici, introducendo la spiegazione sulla Rete Ecologica, definita come Strumento che persegue il fine di interrelare e connettere ambiti territoriali dotati di una maggiore presenza di naturalità: laddove migliore è lo stato ed il grado di integrazione delle comunità locali con i processi naturali, da lì si recupera e ricuce il complesso dell'area e degli ambienti relitti e dispersi nel territorio che hanno mantenuto viva una seppur residua struttura originaria, ambiti la cui permanenza è condizione necessaria per il sostegno complessivo di una diffusa e diversificata qualità ambientale.

Successivamente, il prof. Primiano di Nauta e il prof. Claudio Nigro hanno relazionato sulla Banca Dati, nata dalla collaborazione tra il GAL e il dipartimento SEAGMEG dell'Università degli Studi di Foggia. Il Data Base contiene dati capaci di generare informazioni circa la possibilità di fare turismo nel comprensorio DaunOfantino; infatti, sono stati individuati itinerari e percorsi tematici in grado di mettere in rete le risorse autoctone e di fornire informazioni utili agli attori, locali e non,  che vogliano “godersi” il nostro territorio.

Luciano Tina, consulente del circolo Airone di Legambiente, ha sintetizzato la possibile integrazione tra i due strumenti: Implementare la Banca Dati con input delle risorse naturali ed ambientali individuati dalla Rete Ecologica e a sua volta sostenerla e potenziarla mediante interventi la cui validità è supportata dall'analisi della banca dati.

E, last but not least il prof. Mastroberardino direttore del Dipartimento SEAGMEG dell'Università degli Studi di Foggia ha concluso stimolando i presenti ad una riflessione che, sicuramente, avrà sviluppi interessanti: I cittadini di un territorio sono come gli azionisti di un'azienda quotata in borsa: entrambi mirano al miglioramento delle propri titoli…chi ha orecchie per intendere…

I documenti sulla Banca dati e sulla Rete Ecologica sono disponibili presso la sede del GAL Daunofantino in Via delle Cisterne, 54 a Manfredonia.