Il GAL per i Sapori e la Musica

I sapori e la musica: due dei grandi riferimenti del Gal DaunOfantino verso i quali sono state indirizzate cospicue risorse che hanno valorizzato i prodotti tipici ed evidenziato numerose peculiarità culturali del territorio. I ritorni ottenuti in termini economici e di immagine, sono stati più che gratificanti.

L’ennesima iniziativa è quella che vede protagonista “La strada dei sapori”, una manifestazione di alto valore economico e culturale che ha quale fine la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici del territorio a cominciare dal vino dei pregiati vigneti e dall’olio dei secolari uliveti per proseguire con i formaggi freschi delle mandrie e delle greggi pascolate nelle terre dell’Ofanto, e dunque i dolci confezionati secondo le ricette tradizionali.
“Una gamma di prodotti straordinari – annota il presidente del Gal, Luca D’Errico – che meritano di essere proposti all’attenzione del grande pubblico per le spiccate qualità che conservano. Una riprova dell’alto gradimento del pubblico, compresi gli addetti alla ristorazione in genere, la si è registrata nella recente Fiera dei luoghi e dei sapori svoltasi a Lecce ove il Gal è stato presente con un suo ricco stand”.
“La Strada dei sapori” avrà quale teatro di grande suggestione il centro storico di Trinitapoli. La manifestazione è stata indetta ed organizzata dall’ARCI Casaltrinità in collaborazione col Comune di Trinitapoli e del Gal DaunOfantino.
Si svolgerà sabato undici agosto. Epicentri dell’evento Piazza Umberto Primo e Largo Parlamento. Lungo un percorso che interesserà il centro storico, saranno allestiti stand/banchetti per la degustazione di cibi e prodotti tipici della cucina dauna-ofantina.
“Si tratta di un evento – evidenziano gli organizzatori dell’Arci – che si propone di recuperare e rinverdire la cultura della terra, il rapporto con la memoria, con le tradizioni popolari”.
Ma non solo sapori: a rendere l’evento più invitante ci sarà anche la musica, una rassegna di giovani band emergenti provenienti da tutto il territorio regionale. “Liberiamo la musica”, è il leit motive che guiderà i giovani musicisti.
“La strada dei sapori” ha avuto una anteprima letteraria di singolare interesse: la presentazione di un libro che a dispetto del titolo indubbiamente di intrigante effetto, spiega con una dovizia di esemplificazioni, il simbolismo della preparazione dei cibi.
 “Il Cibo dei Morti”, sintgetizza il titolo del volume edito da Palomar, nel quale l’autrice Bianca Tragni vi ha trasfuso con l’arguzia che la contraddistingue ma anche con l’amore e la passione per la sua Terra di Puglia, le prestigiose esperienze di giornalista, di scrittrice, di docente di storia e filosofia, di studiosa delle tradizioni popolari pugliesi, di operatrice culturale a tutto tondo.  
Lasciando nella più inquietante incertezza il dilemma “Ma i morti mangiano? O sono i vivi che mangiano per loro”, Bianca Tragni indaga con incalzante fervore nell’intrigato mondo dei preparati gastronomici, evidenziandone i riti, gli usi, le superstizioni, le credenze, ai quali spesso sono collegati, passati ai raggi X dell’antropologia, della teologia, dell’archeologia, del mito, della storia e delle tradizioni popolari del Mediterraneo e di altre aree geografiche.
Una ricerca ricca di scoperte sorprendenti che arricchiscono lo strepitoso bagaglio culturale che i cibi portano con sé.