In occasione del Vinitaly China, per la prima volta, è volato a Shangai il Gal DaunOfantino che, con i suoi prodotti tipici, le sue prelibatezze e la specificità del suo territorio, ha sfidato il dragone.
Coordinati dalla responsabile amministrativa del Gal Daunofantino Loreta Notarangelo e dal consigliere di amministrazione Arcangelo Barisciano, hanno fatto bella mostra di sé le campionature di olio delle migliori aziende dei comuni di Manfredonia, San Ferdinando, Zapponeta e Trinitapoli.
L'Olearia Clemente di Manfredonia ha conquistato gli assaggiatori con l'intera gamma di prodotto e per il packaging dallo stile italiano, confermando il gruppo clienti dell'impero del Sol Levante e stimolando numerosi nuovi contatti.
Ha fatto il debutto il prodotto dell'Azienda Agricola Grazia Russo – Tenuta Donna Grazia di San Ferdinando di Puglia.
La coraggiosa imprenditrice ha deciso di cogliere l'opportunità di debuttare sul mercato internazionale con due diversi tipi di oli, il San Cassano più dolce e il Classico più piccante, decisamente apprezzati.
“E' stata un'esperienza molto interessante – ha commentato la RAF Loreta Notarangelo – perché il mercato cinese è estremamente attento alle produzioni di qualità e ben indirizzato nella scelta che però deve essere armonica con le loro produzioni e i loro gusti. Quindi, sì all'olio italiano e anche a quello DaunOfantino, ma solo in due formulazioni: o piccante o morbido, non c'è spazio per la varietà di gamma dei vari gusti e differenti tipologie”.
La Regione Puglia, in questa edizione del Vinitaly in China, è stata rappresentata da una delegazione di GAL pugliesi, a dimostrazione dell'importanza che i gruppi di azione locale vanno assumendo quali unità territoriali di maggiore interesse per la Comunità Europea in ambito di sviluppo rurale. Infatti, chi più dei Gruppi di Azione Locale, diramati sul territorio può essere incisivo nell'azione di costruzione dello sviluppo? L'esperienza cinese per il Gal Daunofantino ha significato cogliere appieno la dimensione e le caratteristiche della sfida competitiva che si gioca su quei mercati. “Il mercato cinese – spiega la RAF – presenta una quota di mercato costituita dalla fascia alta di consumatori (in termini percentuali assai modesta ma in valori assoluti di tutto rispetto) che è assai sensibile alle produzioni di alta qualità, che nel caso di prodotti alimentari finiscono con il coincidere con i prodotti di nicchia e i prodotti tipici locali”.
Il Vinitaly China rientra, in occasione dell’Anno dell’Italia in Cina, tra le iniziative che la Camera di Commercio Italiana in Cina sta promuovendo per esportare il gusto e lo stile italiano, ed è organizzato dallo I.E.M. International Exhibition Management Srl di Verona; inoltre vi è la collaborazione con il CIBUS – Fiera di Parma, che organizza un evento autonomo dedicato al prodotto alimentare italiano.