Promozione della qualità agroalimentare attraverso l'organizzazione

Organizzarsi per superare la crisi del mercato, proteggersi attraverso la qualità dei prodotti e non subire la concorrenza stracciata degli altri paesi è il risultato venuto fuori dal convegno tenutosi a Zapponeta – venerdì 2 marzo – presso la sala bibliotecaria del Centro Culturale. La grande partecipazione di pubblico e l’attenzione posta dai media hanno reso il convegno “Organizzazione e Qualità nello Sviluppo Rurale” , organizzato dal GAL DaunOfantino, alquanto interessante e proficuo dal punto di vista delle proposte fatte.

Dopo le presentazioni dell’assessore di Zapponeta Ruggiero Del Vecchio – che ha portato i saluti del Sindaco Francesco D’Aluisio – e del presidente del GAL DaunOfantino Luca d’Errico, felice per la grande affluenza di pubblico e instancabile nel descrivere tutte le attività fatte dalla struttura nel 1° anno di vita della struttura, gli interventi sono proseguiti nel segno della qualità e dell’organizzazione nel settore agroalimentare.
 
Certificare la qualità di un prodotto fresco o trasformato non sarà più solamente un atto volontario se si vuole competere in un mercato globale che deve tener conto continuamente dei consumatori attenti alla genuinità e alla provenienza del prodotto, è stato il senso del discorso fatto dal dott. Enzo Lionetti , consulente per lo Sviluppo Locale. Le certificazioni saranno una garanzia necessaria per superare la concorrenza dell’Egitto o della Grecia che offrono nel mercato prodotti simili ai nostri a prezzi più bassi – ha proseguito Lionetti – che ribatte: l’Europa si è allargata aprendo le porte a molte nazioni che non esitano ad entrare in quei mercati più congeniali alla loro capacità produttiva, rintracciabile proprio nel settore agroalimentare.

Rafforzare il senso di appartenenza al territorio e valorizzare i nostri prodotti che hanno una qualità innata, promuovendoli nel modo migliore – ha proseguito il direttore del GAL Antonio Falcone – è l’intento che si propone il GAL DaunOfantino. Quello che chiediamo agli operatori locali – continua – è di ragionare in termini di area, mettendo da parte le differenze dei singoli comuni e pensare al DaunOfantino come a un piccolo distretto agroalimentare.

La proposta concreta è arrivata con l’intervento del prof. Francesco Contò che ha prospettato la necessità della costituzione di una O.P. (Organizzazione dei Produttori) per non restare fuori dal mercato. La prima cosa da fare – ha affermato Contò – è fare un’analisi sulla catena commerciale della distribuzione del prodotto; in un secondo momento raccogliere i produttori e organizzarli in una O.P. che riesca a garantire tutte le fasi della distribuzione e del marketing necessari alla commercializzazione del prodotto finito. È questa – ha concluso Contò – una delle linee guide prospettate dalla nuova programmazione 2007-2013 dell’Unione Europea che prevede aiuti finalizzati in tal senso, senza dimenticare che un buon prodotto può avere il costo finale che merita se si adottano le attenzioni adeguate.

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