Alle ore 12.00 del 16 febbraio 2015 Invitalia aprirà ufficialmente lo sportello on line sul sito www.smartstart.invitalia.it dove sarà possibile presentare le domande e i piani di impresa in forma completamente paperless: non si tratterà di un click-day, in quanto la misura verrà gestita dall’Agenzia fino a esaurimento delle risorse disponibili e l’istruttoria delle domandepresentate seguirà l’ordine cronologico di arrivo.
A chi si rivolge
Possono richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.
· l’impresa deve essere costituita da non più di 48 mesi ed avere la forma della società di capitali;
· il valore della produzione annuo non deve essere superiore a € 5 milioni;
· l’oggetto sociale prevalente deve prevedere lo sviluppo, la produzione o commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad elevato valore tecnologico.
– costi in ricerca e sviluppo pari almeno al 15% del maggiore valore tra costo e valore della produzione;
– almeno 1/3 del personale con esperienza pluriennale di ricerca o dottorato (o in alternativa i 2/3 del personale in possesso di laurea magistrale);
– disponibilità (titolarità, deposito o licenza) di almeno una privativa industriale (relativa a invenzione industriale, biotecnologica, topografia di prodotto a semiconduttori, nuova varietà vegetale, Software registrato presso Registro Pubblico Speciale), connessa all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.
Attività ammesse
Produzione di beni ed erogazione di servizi, che:
· si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo, e/o
· si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale e/o
· si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin-off da ricerca).
N.B. Sono escluse le attività di produzione primaria dei prodotti agricoli.
Cosa finanza
Progetti che prevedono programmi di investimento e/o sostenimento di spese di gestione, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento e/o per acquisire servizi necessari alla gestione. Voci di spesa per programmi di investimento:
· impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, ovvero tecnico scientifici, nuovi di fabbrica, funzionali alla realizzazione del progetto;
· componenti HW e SW;
· brevetti, licenze;
· certificazioni, know-how e consulenze tecniche, anche non brevettate, purchè direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
· progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi ed adeguativi.
Non sono ammissibili spese riferite a investimenti di mera sostituzione e spese effettuate mediante il c.d. contratto chiavi in mano”.
Voci di costi di esercizio ammissibili sostenuti dall’impresa nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento:
· costi salariali relativi al personale dipendente e collaboratori;
· licenze e diritti per titoli di proprietà industriale e licenze relative all’utilizzo di software;
· servizi di incubazione e di accelerazione d’impresa, con particolare riferimento a quelli forniti dagli incubatori certificati;
· canoni di leasing ovvero spese di affitto relativi agli impianti, macchinari e attrezzature compreso una quota di interessi sostenuti nel pagamento dei canoni di leasing;
· quote di ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico- scientifici, con particolare riferimento a quelli connessi all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, necessari all’attività d’impresa;
· interessi su finanziamenti esterni concessi all’impresa.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
Agevolazioni finanziarie e agevolazioni reali
Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino al 70% delle spese ammissibili a copertura delle spese di investimento e/o costi di gestione ammissibili (max € 1.050.000).
Il valore del mutuo può arrivare all’80% delle spese ammissibili, se la start-up ha una compagine interamente costituita da giovani di età non superiore a 35 anni e/o da donne o preveda la presenza di almeno un esperto in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio (max € 1.200.000).
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
I finanziamenti agevolati hanno una durata massima di 8 anni, sono regolati a tasso zero e sono rimborsati, dopo 12 mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota di agevolazione secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate il 31 maggio e 30novembre di ogni anno. Inoltre non saranno assistiti da alcuna forma di garanzia.
Le agevolazioni reali vanno alle start-up costituite da meno di 12 mesi che possono beneficiare di servizi di tutoring tecnico-gestionale, ossia servizi specialistici erogati anche con modalità innovative, che possono includere scambi con realtà internazionali. Il valore dei servizi di tutoring è pari a € 15.000 per le regioni del Mezzogiorno e a € 7.500 per il centro Nord.