A partire dal 22 gennaio 2015 le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Puglia possono presentare ad una banca o confidi accreditati con la Regione Puglia la domanda di aiuti per investimenti, come previsto dal Titolo II – Capo III del Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione n.17 del 30 settembre 2014. Il bando non ha data di chiusura in quanto è a sportello.
Categorie d’imprese
La domanda di agevolazione può essere presentata da imprese, costituite, iscritte al registro delle imprese ed operative, appartenenti alle seguenti categorie e nell’ambito dei Codici Ateco 2007 ammissibili previsti dall’avviso:
· imprese artigiane;
· commercio al dettaglio e all’ingrosso
· commercio elettronico (e-commerce) escluso alcune categorie come attività di ricevitoria, commercio al dettaglio di generi di monopolio e le attività di giochi, lotterie e scommesse;
· ristorazione, catering, gelaterie e pasticcerie, bar e simili, mense;
· costruzioni;
· manifattura;
· servizi di comunicazione ed informazione;
· alcuni servizi sanitari;
· alcune attività di trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli.
Interventi ammissibili
Le domande di agevolazione riguardano progetti di investimento iniziale di importo minimo pari a 30 mila euro destinati:
· realizzazione di nuove unità produttive;
· ampliamento unità produttive esistenti;
· diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per prodotti mai realizzati;
· cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Non sono ammissibili gli investimenti finalizzati alla mera sostituzione degli impianti.
Spese ammissibili
· acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
· opere murarie ed assimilate;
· acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie nuovi di fabbrica;
· investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
· le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori nel limite del 5% delle spese in opere murarie ed assimilate.
Intensità delle agevolazioni
L’ammontare di aiuto non potrà superare:
· il 35% dei costi ammissibili del progetto per le medie imprese;
· il 45% dei costi dei costi ammissibili del progetto per le piccole o microimprese.
L’aiuto sarà riconosciuto in due forme:
1. contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da una banca. E’ previsto in preammortamento da 12 a 24 mesi in funzione della tipologia di spese ammissibili. Il contributo a fondo perduto sugli interessi sarà calcolato, a prescindere dalla durata stipulata con la banca, con riferimento ad una durata massima del finanziamento al netto del preammortamento, di:
· sette anni per i finanziamento destinati alla creazione, all’ampliamento e/o ammodernamento dello stabilimento;
· cinque anni per i finanziamenti destinati all’acquisto di attrezzature, macchinari, brevetti e licenze.
Le agevolazioni saranno calcolate su un importo massimo finanziato di:
· 2.000.000 di euro per le micro e piccole imprese;
· 4.000.000 di euro per le medie imprese.
2. con esclusivo riferimento all’acquisto di macchinari ed attrezzature, potrà essere erogato un ulteriore contributo in conto capitale (a fondo perduto sul capitale) pari al 20% dell’investimento con un rispettivo tetto massimo di contributo di:
· 800.000 euro per le medie imprese;
· 400.000 euro per le micro e piccole imprese.
Per chi avesse conseguito il rating di legalità, l’importo massimo del contributo in conto impianti è elevato a:
· 850.000 euro per le medie imprese;
· 450.000 euro per le micro e piccole imprese.
www.sistema.puglia.it