Si presenta con una planimetria semplice, lineare, ma assai armonica, ricavata laddove una volta sorgeva l’antico Palazzo Pretoriano, edificio utilizzato per l’amministrazione della giustizia e rimasto in piedi fino alla meta del ‘700 con tutte le sue imponenti strutture.
In questo edificio, subito dopo la terribile invasione dei turchi (1620), si insediarono le monache celestine della SS. Annunziata avendo perduto, nei pressi del castello, il loro monastero che accoglieva esclusivamente fanciulle sipontine appartenenti alle famiglie più altolocate della città.
Con l’insediamento delle monache celestine il Palazzo Pretoriano venne, in varie fasi, trasformato in chiesa con lo svuotamento delle vecchie strutture interne. Si ricavarono, al piano terra, la sacrestia e gli ambienti di servizio e, al piano superiore, i coretti. Il grosso di queste trasformazioni fu operato nel XVIII sec. ed è continuato nel secolo successivo. Lungo le pareti sono ricavati quattro altari corredati da tre tele ed un crocifisso probabilmente seicentesco. L’ingresso principale è, all’interno, graziosamente decorato con esili lesene, capitelli e pulvini.